La ragazza che dormì con Dio di Val Brelinski

Ciao lettori, torno di nuovo con una recensione, spero non vi annoierete e che verrete in tanti a leggere questo mio pensiero, perché il libro di oggi merita tantissimo. Ho scritto questa recensione dopo un bel po' di giorni dalla conclusione della lettura, dunque mi sembra di aver dimenticato qualcosa, di non aver reso giustizia a questo splendido libro che vorrei compraste tutti immediatamente. Ma con le mie piccole doti di oratrice logorroica, spero riuscirò a convincervi lo stesso e spero mi lascerete un piccolo pensiero per farmi capire se lo acquisterete. Non voglio rubare altro tempo al protagonista di oggi, anche perché la recensione è un po' lunghetta.


Sapete quella meravigliosa sensazione che occupa tutto il vostro corpo e la vostra mente quando trovate un libro di cui non sapete niente, ma che vi folgora semplicemente con la sua presenza? Non so se vi è mai capitato, a me alcune volte succede...ed è successo proprio con “La ragazza che dormì con Dio”, ancor prima di conoscere la trama sapevo che avrei dovuto e voluto leggerlo. Quando mi prendono queste sensazioni così forti, è raro che io rimanga delusa, probabilmente perché è il mio istinto a guidarmi verso quei determinati libri; fatto sta che, automaticamente, anche le aspettative personali si alzano di un bel po' e il confronto diventa difficile.
Con il libro di Val Brelinski è stato amore a prima vista e questo amore si è rafforzato di molto una volta concluso il libro.
La storia racconta di Jory, una ragazza di quattordici anni che vive in un piccolo paese dell'Idaho negli anni settanta; fa parte di una famiglia molto devota a Dio, con regole ferree su qualsiasi cosa: non si può ballare, si mangiano solo determinati cibi, non si possono avere rapporti di qualsiasi tipo con i maschi e tante altre regole alcune abbastanza normali, altre assolutamente fuori di testa. Quando vivi in una famiglia così, ma tu sei sempre stata un po' ribelle, hai sempre ammirato le famiglie normali degli altri, hai sempre guardato con invidia la possibilità delle altre ragazze di truccarsi, vestirsi in un certo modo e fare quello che vogliono, è normale che ci siano problemi, discussioni e incomprensioni. Quando poi, tua sorella maggiore Grace, il ritratto della cristianità e della devozione, torna da un viaggio in Messico annunciando di portare in grembo il figlio di Dio, le cose precipitano, tutte le certezze avute fino a quel momento iniziano a traballare e a crollare. Così Jory si ritrova a vivere insieme alla sorella in una piccola casa ai confini del mondo, isolata da tutto, ma soprattutto dalla famiglia; in teoria perché il padre pensa sia giusto così, perché Grace ha bisogno di riposo e tranquillità e perché la mamma ha bisogno di riprendersi e di serenità; ma in realtà le motivazioni sono molto diverse e dolorose.
Già solo per parlarvi della trama ci ho messo un sacco, mi dispiace ma non mi sarei più fermata, avrei raccontato tutto il libro...per fortuna non sono una che ama fare spoiler e mi sono data un freno.
Lo stile della Brelinski è come la corrente di un fiume: a tratti tranquillo, poi impetuoso. Riesce a dare il giusto ritmo a tutta la narrazione; con la grande capacità di creare dialoghi efficaci, così come descrizioni vivide e intense, e momenti introspettivi capaci di sviluppare riflessioni profonde e interessanti da analizzare anche a lettura conclusa. E' uno stile semplice e concreto, lineare e d'effetto; credo ci sia anche un grande lavoro per quanto riguarda la traduzione, perché per avere un libro scritto in inglese così perfetto e scorrevole in italiano, penso ci sia stato dietro tanto lavoro e passione.
In questo libro vengono affrontati diversi temi importanti, sicuramente quelli centrali e più approfonditi sono quello della religione e del rapporto che si ha con essa e quello della crescita e della scoperta del proprio corpo, dei propri impulsi e della voglia di conoscere e sapere. La cosa bella però è che grazie ai suoi personaggi molto diversi e al modo in cui interagiscono tra loro, non si sente mai un'imposizione di pensiero, perché nel momento in cui si rischia questo arriva subito un personaggio che fa crollare quell'imposizione e porta un po' di libertà e respiro.
Credo che proprio i rapporti siano il fulcro di questo libro, perché la Brelinski rende vivi i rapporti genitori-figli/figli-genitori; quelli tra sorelle; quei rapporti che nascono dal nulla con persone che sembrano inutili, ma che diventano di vitale importanze e arricchiscono tanto la protagonista, la storia e noi lettori; rapporti di amicizia e di inimicizia; rapporti d'amore; rapporti falsi e di convenienza...insomma, come potete vedere l'autrice mette dentro a questo libro di tutto e nonostante questo non si sente mai la pesantezza, o quel senso di “so tutto io”. Non ha voluto fare la maestrina e non ha voluto inculcare nei suoi lettori delle riflessioni forzate, la Brelinski ha raccontato con sincerità e delicatezza la storia di una giovane ragazza che vorrebbe essere diversa e che vorrebbe scoprire il mondo al di fuori delle quattro mura domestiche e delle sue regole ferree; una ragazza che deve fare i conti con una vita difficile ricca di delusioni e amarezze; una ragazza che scoprirà anche le piccole gioie e gentilezze date da persone inaspettate oppure l'affetto potente che può nascere contro ogni aspettativa.
Insomma, inutile dilungarsi e ripetersi: questo è un libro importante e potente, in grado di prendere il lettore e accompagnarlo con gentilezza e delicatezza, ma anche con brutalità e crudeltà verso riflessioni, emozioni e sensazioni che riempiranno mente e cuore e lasceranno un senso di soddisfazione e di scoperta. Perché questo libro ha la capacità di far scoprire, a chi lo legge, pensieri negativi che si cercano sempre di mettere da parte, porta alla luce riflessioni scomode, ma riesce anche a renderle più accettabili e dà la possibilità di analizzarle insieme ai personaggi, in modo chiaro e rispettoso.
Il libro migliore del 2018, finora; è entrato di diritto tra i miei libri preferiti, date una possibilità a Val Brelinski, alla sua storia e ai suoi personaggi, perché vi ruberanno il cuore e se ne porteranno via un pezzetto che custodiranno gelosamente; così come vi lasceranno tantissimo. Uno scambio equo che è raro avvenga in modo così naturale e emozionante.

Letto dal 14 maggio 2018 al 18 maggio 2018
★★★★★



Info sul libro:

Titolo: La ragazza che dormì con Dio
Autore: Val Brelinski
Traduttore: Sandro Ristori
Casa editrice: Nutrimenti Edizioni
Pagine: 416
Prezzo: 19.00 €

Trama:
Cosa fai se hai quattordici anni e vivi ad Arco, nel sonnolento Idaho degli anni Settanta? Se nella tua famiglia è proibito ballare, andare al cinema o al bowling, fare il bagno con i maschi? La vita di Jory Quanbeck è così. La presenza della religione è a tal punto concreta e incombente che Dio è sempre al suo fianco, la sorveglia, la giudica, la opprime. Il padre è un astronomo di buon cuore che conosce le stelle, ma sembra non riuscire a vedere al di là del suo naso. La madre è una donna fragile e astiosa che di fronte alle difficoltà non sa far altro che chiudersi nella sua stanza con un panno bagnato sugli occhi. Poi ci sono le sorelle, Frances e Grace. Soprattutto Grace, diciassettenne dallo sguardo e dall’animo di ferro, ritratto e immagine di Cristo. Grace, che torna da un viaggio come missionaria in Messico e annuncia, tra lo sconcerto generale, di portare in grembo il figlio di Dio. E quando Jory si ritrova in esilio in una sperduta casa di campagna, reclusa insieme alla sorella incinta, ha la sensazione che le cose non possano andare peggio di così. Ma si sbaglia.
Il ritratto incredibilmente autentico di una ragazza alle prese con i guai della crescita e con le prime, drammatiche consapevolezze. Un debutto appassionato e sincero, che fa entrare di diritto i Quanbeck nella galleria delle famiglie della narrativa americana difficili da dimenticare.

Commenti

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    1. Grande Zelda, quando lo leggi fammi sapere, che ci tengo. ♥

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  2. Non vedo l'ora di andare a recuperarlo in biblioteca! È li che mi aspetta... per colpa tua ho aspettative altissime! Ricordati che so dove abiti XD
    Scherzi a parte, bellissima recensione tesoro, mi hai proprio incuriosita da matti. Spero tanto che possa rivelarsi una lettura tanto speciale anche per me!

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    1. Ecco, in effetti mi sento un po' in colpa per aver alimentato così tanto le tue aspettative, spero non ti deluderà proprio a causa di questo, mi sentirei una vera cacca :(( Anche se, con gli argomenti trattati e il modo in cui l'autrice ne parla, secondo me è impossibile che non riesca a lasciarti qualcosa...magari può esserci la possibilità che ti piacerà meno, ma sono convinta che qualcosa di importante te lo lascerà comunque.

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  3. L'ho adocchiato da tantissimo tempo ma per un motivo o per l'altro ho sempre privilegiato altri libri. Comunque la tua recensione entusiasta mi convince una volta di più. Potrei inserirlo nella mia TBR 50 libri per 50 stati. Per l'Idaho avevo optato pe ril romanzo di Marilynne Robinson ma ancha questo direi che ci starebbe benissimo! ^^

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    1. Sì sì, inseriscilo e leggilooooo. Anche se, cavolo quanto mi ispira anche Marilynne Robinson...potresti leggerne due per l'Idaho, problema risolto xD

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    2. Andata! Inserito tra i futuri acquisti o prestiti bibliotecari ^^

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    3. Bravissima Babi, poi mi terrai aggiornata *_*

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  4. Io ho letto da poco Gilead della Robinson (https://librieinsonni.blogspot.com/2018/05/gilead-di-marilynne-robinson.html?m=1) e l'ho trovato un po' faticoso, nonostante i premi vinti!

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    1. Ho appena letto la tua recensione, pensa che dal tema della religione Gilead e La ragazza che dormì con Dio sono collegati, anche se mi pare di capire ne viene parlato in modo totalmente diverso. Io ti consiglio il libro della Brelinski, non so se ti ispira, ma prova a dargli una chance. ;)

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  5. Guarda sono proprio curiosa, vengo a dare un'occhiata, perché comunque di questa autrice non ho ancora letto niente.

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  6. Bellissima recensione. Mi hai convinto, andrò a comprare il libro. C'è anche da dire che Nutrimenti è una casa editrice straordinaria, basti pensare che ha portato in Italia Percival Everett…

    Se non ti dispiace, condivido questa recensione sulla mia pagina di Facebook "Di Parola In Parola" https://www.facebook.com/dipainpa/
    Complimenti.

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    1. Ciao Rolando, scusa il ritardo nella risposta, ma è stato un mese molto intenso.
      Anche a me Nutrimenti piace moltissimo, nonostante sia una novellina di questa CE, apprezzo moltissimo l'attenzione che danno ai libri che pubblicano. Ti ringrazio per la condivisione della mia recensione, mi ha fatto davvero molto piacere.

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