Gli anni della leggerezza di Elizabeth J. Howard

Buongiorno e buon sabato, eccomi col primo post che pubblico sul mio nuovissimo blog. Volevo iniziare col botto e così ho scelto di pubblicare una recensione (precedentemente pubblicata sul vecchio blog) a cui tengo particolarmente, perché è stato un libro meraviglioso e una scoperta che mi accompagnerà per tanti mesi se non anni.
Spero di trovare qualche commento con le vostre impressioni su questo libro, così da poterci confrontare  e se avete letto altri libri della Howard, o avete completato la Saga dei Cazalet fatemi sapere o linkatemi le vostre recensioni (se sono senza spoiler), così posso farmi un'idea ancora più precisa di quest'autrice che tanto mi ha colpito.


Quando si parla di libri famosi e importanti come questo, io arrivo sempre dopo. Per il semplice fatto che aspetto sempre che le acque si calmino, che la foga dei lettori che lo hanno amato si calmi perché iniziano a leggere e parlare di altro. Sono fatta così, è raro che io legga un libro che ha tanto successo dopo poco dalla sua uscita, ma sapevo che prima o poi io e la famiglia Cazalet ci saremmo incontrati, e finalmente il momento è arrivato.
Gli anni della leggerezza è come un grande e bellissimo dipinto realista; ricco di colori, ombre, sfumature e minuziosi dettagli. Credo sarà impossibile mettere per iscritto i miei pensieri e rendere onore a questo romanzo, perché è così ampio e complesso che non saprei come fare, ma ci metterò tutta me stessa per cercare di farvi capire cosa mi è piaciuto e perché.

Sono presenti tantissimi personaggi e questa cosa mi ha destabilizzato all’inizio, quando ancora dovevo entrare bene nei meccanismi della storia e prendere dimestichezza con la penna della Howard, dopo di che non vedevo l’ora di poter conoscere ogni singolo personaggio e direi che la scrittrice ha accontentato abbondantemente questo mio desiderio; ovviamente non tutti hanno la stessa rilevanza e non tutti vengono fatti conoscere in ogni loro sfaccettatura, ma molti di essi sì: dalla famiglia che è protagonista, alla servitù, ad amici o familiari acquisiti, sono pochi i personaggi che rimangono oscuri e comunque qualcosa di loro lo si scopre entro la fine del libro. Un altro piccolo difetto ai miei occhi, sempre legato ai tanti personaggi è il ricordarsi i nomi, per alcuni ad esempio viene quasi sempre usato un soprannome, ma in alcuni momenti vengono chiamati col loro nome di battesimo ed in quel caso avresti visto un’Alessia con lo sguardo smarrito, sfogliando a ritroso cercando di capire di chi stavo leggendo...ovviamente anche in questo caso è capitato poche volte e dopo poco sono riuscita a districarmi tra i nomi in maniera magistrale. Rimanendo sempre sui personaggi, un altro aspetto che ho amato moltissimo è la loro naturalezza nel farsi conoscere e nel muoversi attraverso le pagine, il loro realismo e il modo in cui riescono a far vedere sia i pregi che i difetti, inoltre non mi era mai capitato di avere punti di vista da parte di adulti, “vecchi” e bambini, questo per farvi capire quanto è enorme l’intreccio di personaggi e trama e quanto lavoro c’è stato sull’approfondimento del loro carattere e del loro modo di agire e di porsi. Alcuni di essi crescono e cambiano molto durante la storia (e non parlo solo dei bambini), altri invece sembrano avere una regressione e un cambiamento in negativo, altri ancora rimangono fedeli a se stessi e non cambiano di una virgola (o quasi). Ne cito due per farvi entrare un po’ di più nella storia: Zoe (moglie di Rupert, quarto figlio dei Cazalet) la incontriamo come donna frivola, infantile, schizzinosa e dispettosa ma durante la storia accade un fatto che la cambia in modo quasi repentino e la rende migliore, ma nonostante tutto questo è uno dei personaggi più onesti di tutto il libro; esempio contrario è Villy (moglie di Edward, secondo figlio dei Cazalet) che durante la storia, a causa di riflessioni e di un’infelicità di fondo, si incupisce sempre di più fino ad avere intorno a sé un’aura di negatività quasi impenetrabile, si adombra e si deprime mano a mano che le pagine scorrono. Potrei stare a parlarvi dei personaggi per ore ed ore, perché sono tanti e sono il fulcro della storia, ma penso di aver detto a sufficienza per farvi capire quanto la Howard ha lavorato su questo aspetto del libro e quanto sia riuscito bene il suo lavoro.

La storia è ambientata nel 1930 in Inghilterra, passiamo dal Sussex a Londra in maniera abbastanza continua ed anche in questo la Howard è stata attenta e intelligente nel presentare le differenze tra la campagna e la città, tra gli uomini e le donne, tra i ricchi e poveri di quel tempo...tutto questo usando piccoli accorgimenti e descrizioni piazzate ad hoc. Pensate che in poco più di seicento pagine di libro, viviamo con i Cazalet un paio di anni (1937-38) e anche la ricostruzione storica di quel periodo mi ha davvero catturato molto, quando si inizia a parlare di Hitler, quando iniziano le visite in Germania da parte del primo ministro Chamberlain e di come vivono tutto questo i diversi componenti della famiglia e la servitù, in questo caso vengono approfondite le sensazioni, i pensieri e le riflessioni riguardo ad una possibile guerra.

Tutto ciò è raccontato con uno stile attento, ricco lessicalmente e pieno di dettagli minuscoli che in altri libri avrebbero annoiato il lettore, mentre in questo sono il naturale svolgersi degli eventi, anche i più piccoli e “insignificanti” eventi e, se possibile, rendono ancora più fluida e accattivante la lettura. Ironia e acutezza sono tratti distintivi della penna della Howard che ritroviamo in tutto il libro.
Per concludere, questo romanzo è enorme sotto ogni aspetto e tocca tantissimi tasti alcuni un po’ frivoli, altri che richiedono totale attenzione e valutazione; crea nel lettore una enorme quantità di emozioni e riflessioni ed i personaggi riescono ad entrare così bene e così facilmente nel cuore di chi legge che è davvero dura separarsi da loro e chiudere il libro. Questo è il primo volume dedicato alla famiglia e storia dei Cazalet, ma OVVIAMENTE cercherò di procurarmi tutti gli altri il prima possibile.

Letto dal 05 marzo 2018 al 10 marzo 2018
★★★★½ 



Info sul libro:

Titolo: Gli anni della leggerezza (La saga dei Cazalet #1)
Autore: Elizabeth Jane Howard
Traduttore: Manuela Francescon
Casa editrice: Fazi Editore
Pagine: 606
Prezzo: 18.50 €

Trama:
È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L’affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l’uno dei desideri dell’altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoë, un’attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali. Ma c’è anche il mondo fuori, e la vita domestica dei Cazalet s’intreccia inevitabilmente con la vita di un paese sull’orlo di una crisi epocale. Mentre le vicissitudini private dei personaggi vengono messe a nudo e vicende grandi e piccole intervengono a ingarbugliare le loro esistenze, si comincia a mormorare di una minaccia che viene dal continente, e che assume sempre più spessore nelle consapevolezze dei protagonisti, fino a diventare tangibile: la seconda guerra mondiale è alle porte.

Commenti

  1. Le storie famigliari mi appassionano davvero tanto e seguire le vicende di diversi personaggi non mi spaventa (anche se sì, all'inizio tendo a dimenticarmene qualcuno per strada o a confonderli tra loro). Sarà che ho finito da qualche tempo "Downton Abbey", una serie tv ambientata nei primi anni del Novecento in Inghilterra che segue le vicende di una numerosa famiglia altolocata (che ho amato con tutto il mio cuore), ma da come hai parlato dei Cazalet me la ricorda davvero tanto e potrei anche pensare di leggere i libri della Howard. *w*

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    1. Sappi che questo libro dovrai leggerlo prima o poi, è un mio sentito consiglio. Secondo potrebbe essere una lettura perfetta per te e potrebbe piacerti molto, dunque spero che prima o poi gli darai una possibilità.

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  2. Non l'ho ancora letto, anche se in tanti mi hanno consigliato la saga dei Cazalet. Penso di recuperarlo, anche perché come storia mi incuriosisce.

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    1. Inutile dire che te lo consiglio, magari può fare un po' paura come progetto di lettura, perché sono tanti libri ed ognuno è un bel mattoncino, ma spero deciderai di leggerlo e farti catturare dalla famiglia Cazalet.

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  3. Quanto ti capisco... Anche io arrivo sempre dopo con i libri super chiacchierati infatti ho letto questo a pochi mesi dall'uscita del quinto libro della serie. Li ho letti tutti in fila, adorati ognuno per qualcosa di diverso. Un'autrice questa di cui ho potuto leggere e recensire All'ombra di Julius, l'ultimo libro autoconclusivo pubblicato in Italia e l'ho trovato altrettanto potente e profondo. Ho finito di leggere i Cazalet da mesi e ancora mi mancano, e credo che lo faranno ancora per molto tempo. Per fortuna ho ancora un libro della Howard già pubblicato in Italia è ancora da leggere! ;)

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    1. Quando si tratta di libri di autori che già conosco e amo, in quel caso compro subito e me ne frego di pubblicità e successo, ma quando devo avvicinarmi a qualcosa di nuovo, ecco allora preferisco aspettare quel momento che sento adatto per me. Tutti i libri della Howard pubblicati finora mi ispirano, ma credo che prima cercherò di portare a termine la saga dei Cazalet (l'altro giorno ho comprato il secondo volume), poi con più "calma" mi impegnerò a leggere altri suoi scritti.

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  4. Ecco, io faccio parte di quei lettori in super ritardo perché non sono ancora arrivata alla meta nel senso che, pur possedendo una buona parte dei volumi, non ho ancora iniziato. Della Howard, però, ho letto giusto qualche settimana fa "All'ombra di Julius" e devo ammettere di aver scoperto un mondo di carta e parole che mi è piaciuto sin da subito. Questo, ovviamente, mi ha dato la giusta carica e motivazione per poter iniziare più serenamente la saga dei Cazalet quanto prima :)

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    1. Già il fatto che possiedi la maggior parte dei volumi della saga, vuol dire che dai "fiducia incondizionata" all'autrice, almeno io la penso così. Io ad esempio ho aspettato di leggere il primo, poi ho messo in wishlist e piano piano comprerò gli altri volumi. "All'ombra di Julius" è super gettonato tra le blogger in questo periodo, mi ispira tantissimo, ma sicuramente porterò prima a termine la saga.

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  5. Non è semplice entrare nella vita di questi personaggi poiché molteplici e fortemente collegati tra loro, ma superato lo scoglio iniziale delle analisi meticolose, il testo prende il via e si dipana in tutta la sua bellezza, alla fine di questo primo libro si ha un po’ la sensazione di un “non finito”, proprio perché la volontà è quella di far proseguire il lettore con la lettura del secondo capitolo ;)

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    1. Hai ragione Sonia, i tanti personaggi possono mettere un po' in soggezione all'inizio, magari ci si sente un po' sopraffatti e confusi...poi però, si apre davvero un mondo meraviglioso tutto da scoprire, e la voglia di scoprire e capire aumenta ad ogni pagina voltata.

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  6. Ciao Alessia io ho letto i primi due volumi della saga appena uscirono poi per questioni di tempo non ho proseguito, ora pian piano li sto recuperando tutti e conto di rileggere i primi due per poter proseguire con le idee ben chiare con i successivi. La Howard merita!
    Ti seguivo già con il vecchio blog e ti seguo anche ora come Incanto dei Libri, se ti va di passare da me ti aspetto con immenso piacere! Buona fortuna per il nuovo blog e complimenti! baci Rosa

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    1. Ciao Rosa, io vorrei riuscire a leggere l'intera saga in tempi relativamente brevi, così da non perdermi dei pezzi per strada, ma non so se riuscirò perché è abbastanza lunga... proprio per non ritrovarmi a dover poi rileggere i libri passati per rinfrescarmi la memoria.
      Ti ringrazio Rosa e farò sicuramente un salto da te :*

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