Acquisti di aprile

Buongiornoooooo, come vi avevo preannunciato la settimana scorsa, ecco qui il post con le mie ultime entrate di libri. Sono acquisti fatti ad aprile, in teoria non avrei dovuto comprare niente per continuare col mio proposito di diminuire la mia TBR, ma mio marito mi ha regalato inaspettatamente una ricarica postepay da usare come volevo...ed ovviamente come volete che possa usarla io? Mi sono messa a spulciare su Libraccio e ho trovato quattro libri usati che erano nella mia wishlist e così ho usato subito il regalo. Inoltre avevo un buono Amazon ancora da spendere e ho comprato anche un libro nuovo ed ora BASTA. Dovete aiutarmi anche voi, non posso più comprare libri per un bel po', perché voglio assolutamente smaltire un po' di letture arretrate. Tanto la mia wishlist si gonfia sempre più, praticamente aggiungo alla lista almeno due libri a settimana. Sono un caso disperato!!! 😱😱


Quanto sono belli ragazzi? Allora, "Il tempo dell'attesa" è l'unico acquisto nuovo nuovissimo, non potevo proprio evitare di prenderlo dopo aver amato il primo libro della saga dei Cazalet.
"Anemone al buio" lo avevo già letto anni fa in ebook, ma amo così tanto quest'autrice che non mi sono lasciata sfuggire l'occasione e l'ho preso in cartaceo. Gli altri tre sono tutti libri che avevo in wishlist da più o meno tempo e che trovandoli usati non ho esistato un attimo a metterli nel carrello. Ogni tanto Libraccio riesce a dare soddisfazioni anche a me 😍
Vi lascio qui sotto tutte le trame dei libri e se cliccate sulle copertine verrete rimandati al sito della casa editrice per avere tutte le info che volete.
Mi raccomando nei commenti fatemi sapere se conoscete o avete letto i libri e se la vostra attenzione è rimasta focalizzata su qualcosa di particolare che magari prima non conoscevate.



È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai vuoto, nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi pensieri, ma quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle proprie paure. A riprendere le fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno della recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui le rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino all’arrivo di una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora in cerca della sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale con la madre e, più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro, troppo giovane e troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutte e tre aspettano con ansia di poter diventare grandi e fremono per la conquista della propria libertà. Insieme a loro, fra tradimenti, segreti, nascite e lutti inaspettati, l’intera famiglia vive in un clima di sospensione mentre attende che la vita torni a essere quella di prima, in quest’indimenticabile ritratto dell’Inghilterra di quegli anni. E ormai è difficile abbandonarli, questi personaggi: con loro sorridiamo, ci emozioniamo e ci commuoviamo nel nuovo appassionante capitolo della saga dei Cazalet.

Gloria si risveglia dopo un incidente e non è più la stessa. I suoi occhi non vedono più e anche la sua testa funziona male. Ha problemi di memoria e non riesce a distinguere i sogni dalla realtà. Confusa e in preda a quelle che all’inizio sembrano solo allucinazioni, vive una lenta convalescenza nella casa di sempre, assistita dall’amica d’infanzia Licia. Eppure, qualcosa non torna. Troppe cose strane attorno a lei, troppe persone che non ricorda ma di cui ora riesce a distinguere meglio la voce, con conseguenze talvolta sinistre. Quando, in questa nuova dimensione, iniziano a consumarsi drammi e persino omicidi, Gloria decide che è arrivato il momento di fare un viaggio e ripercorrere i luoghi del passato alla ricerca di sé. Man mano che la memoria comincia a tornare, restituendole frammenti perduti, gli occhi riacquistano la vista anche se lei preferirà non farne parola con nessuno, nemmeno col nuovo fidanzato, in cerca solo della verità. All’insaputa di tutti, prenderà coscienza della realtà che la circonda e scoprirà qualcosa di sconvolgente e insieme inaspettato: un complotto minuziosamente costruito attorno alla sua infermità e un grumo di ricordi con risvolti a dir poco raccapriccianti.

Un trentenne senza nome come protagonista. La perdita dell’ultimo legame di sangue rimastogli al mondo, una lettera misteriosa venuta da lontano in cui si fa riferimento a una morte avvenuta più di vent’anni prima, la ricerca di una donna del passato. Chi era Laure Berdych? Come è morta? Perché nessuno parla più di lei? Attraverso accadimenti vecchi decine di anni, manuali di psicoanalisi, morsi di cavallo e molte teorie su come curare i disturbi di personalità, il protagonista dovrà smuovere pesanti massi dal passato per fare luce sulla verità dal principio. In un finale sorprendente, la verità su Laure Berdych darà al giovane l’appuntamento decisivo con se stesso e col suo cuore nero, di seppia.

Due sorelle nate negli anni Settanta su un’isola con meno di mille abitanti, una madre combattiva e un padre edonista, una nonna partigiana, un ragazzo selvatico. Teresa, figlia minore e voce narrante, tenterà di fuggire per trovare il suo posto nel mondo, ma con l’isola dovrà tornare a fare inevitabilmente i conti, così come dovrà farli con il distacco dall’amata e soggiogante sorella, con le vicende politiche che non ha vissuto ma continuano a ossessionarla, con la nostalgia della lunga estate che è stata la sua infanzia, con la sua “minorità”, la cui accettazione è la chiave per recuperare tutto quello da cui le sembrava necessario fuggire. Sospeso tra romanzo di formazione, saga familiare, parabola sugli ultimi quarant’anni di storia italiana, il romanzo di Lorenza Pieri è un libro intenso e luminoso, in cui la lingua ha la forza magnetica della natura selvaggia e del mare a cui si ispira.

Brighton, uno dei sobborghi più violenti di Boston. È il 1975 e Kevin Pearce ha quindici anni: studente modello, promessa del baseball, orgoglio del quartiere. Tutto questo rischia di andare in fumo quando lui e il suo migliore amico, Bobby Scales, si ritrovano coinvolti nella morte di un uomo. Kevin è costretto a lasciare Brighton, mentre Bobby rimane, per proteggerlo, per garantirgli un futuro. A patto che Kevin non si faccia vedere mai più. Ventisei anni dopo, Kevin Pearce è un affermato reporter, ha appena vinto un Pulitzer e vive una vita relativamente tranquilla. Ma l’involontario coinvolgimento in un caso di omicidio lo obbliga a ritornare indietro nel tempo. L’assassinio di una donna, un’agente di polizia sotto copertura, lo riporta a Brighton, dove la violenza detta ancora legge. Uno dopo l’altro Kevin raccoglie elementi che avvicinano l’indagine all’episodio di più di vent’anni prima. Una pistola che ha ripreso a sparare. Rituali che fanno pensare a una catena di omicidi seriali. Kevin dovrà fare i conti non soltanto con un killer spietato, ma anche con i fantasmi del proprio passato. Un thriller sontuoso, una rivelazione che la critica ha accostato al Dennis Lehane di Mystic River. Una grande storia sulla forza dell’amicizia e il valore dei legami. Una trama mozzafiato, sorretta da un intreccio impeccabile, che ha conquistato maestri come Stephen King, John Grisham e Michael Connelly.

Commenti

  1. Ciao Ale! Quanti acquisti ^^ Tra tutti a ispirarmi è Brighton, è da un po' che lo punto. Per quanto riguarda i Cazalet ne ho sentito dire meraviglie, mia cognata adora la saga e me l'ha consigliata più volte, però non so perché non ne sono così attratta. Forse è anche l'idea di "intripparmi" in una serie a trattenermi ^^

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    1. Ciao Babi, eh sì, in questi ultimi mesi mi sono fatta prendere un po' la mano, infatti ora mi rimetto a stecchetta e non compro più libri almeno fino alla fine di giugno. Devo decidermi a recuperare tutte le letture arretrate che ho, o almeno buona parte di esse. Secondo me per i Cazalet deve arrivare il momento giusto, proprio perché è una saga lunga, corposa e che ha bisogno di attenzione e tempo. Io te la consiglio, ovviamente, ma credo dovresti aspettare quel momento in cui se ne parlerà un po' meno, oppure se ti ispira qualche altro libro dell'autrice iniziare da un'altra cosa, così puoi vedere se lo stile di scrittura ti piace.

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    2. Credo proprio che seguirò il consiglio! I romanzi della Howard me li tengo buoni per l'autunno. Anche perché adesso ho un sacco di letture programmate, complice un corso di letteratura americana che sto seguendo ;-)

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    3. Cara Babi, quando fai questi corsi, tu devi tenermi aggiornata. Voglio saperne di più e voglio sapere che letture devi fare per questo corso...sai quanto amo anch'io la letteratura americana *_*

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  2. Ciao bella! La saga dei Cazalet l'ho letta e adorata! Tutti gli altri tuoi acquisti mi ispirano, ma soprattutto quello della Avanzato, della quale non ho ancora letto nulla, shame on me!

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    1. Nadiaaaaaa, ti bacchetto anche qui. Devi ASSOLUTAMENTE leggere qualcosa della mia personale regina del noir, non può mancare un libro della Avanzato tra le tue letture...fidati di me e leggila, ti prego. Magari inzia da "Anemone al buio", oppure "In morte di una cicala" che sono i due più recenti, ma ti prego, inizia!!!

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  3. Mi sono fermata a leggere la trama di "Cuori di seppia" perché mi piaceva la copertina e smettila di leggere tutti questi libri psicologici!
    Voglio iniziare i Cazalet ma per il momento non me la sento di aggiungere una serie lunga e cicciona ai libri che ho ancora da leggere, la mia tbr diventerà accettabile lo farò (ovvero mai e non è giusto T^T).

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    1. Vero che la copertina di "Cuori di seppia" attira un sacco? E' bellittima *_* Hai letto la trama e? Non ti ispira?
      Perché devo smettere di leggere questi libri? Sono così belli, anche se ogni tanto devo staccare un po' la spina dalla letteratura un po' pesa, se no scoppio xD
      EH NO, per i Cazalet non esiste un mai. Devi provare ad iniziare a leggerla, chi se ne frega se è una serie cicciona, daiiiiii. Anch'io ho tanti libri ancora da leggere, ma me ne sono fregata, fallo anche tu u.u

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